Rimini | Urbanistica, Lombardi (Pdl): Il sindaco racconta frottole
Basta “politichese”, perché la politica “furba”, oggi più che mai, “incide con la carne viva dei cittadini”. Si parla di piani particolareggiati. Dopo lo stop ieri in commissione per quello di Celle e l’ennesimo rinvio per Santa Giustina, il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi si rivolge direttamente al sindaco di Rimini considerato causa dello stallo (anche economico e non solo urbanistico) della città. I proprietari dei lotti da urbanizzare hanno infatti di lungaggini ingiustificate e cavilli, cui hanno sempre puntualmente risposto, da parte degli uffici comunali. “Il sindaco Gnassi per una sua personalissima visione ‘bucolica’ dell’economia e dell’ambiente frena ogni possibilità di sviluppo”.
Lombardi ricorda qualche giorno fa l’istituzione del tavolo anticrisi del prefetto. “In quella sede, di fronte alle preoccupazioni espresse dall’onorevole Pizzolante in merito al fatto che diversi piani particolareggiati subissero ingiustificati ritardi burocratici, il sindaco Gnassi un po’ spazientito, gli ha risposto che in realtà erano le imprese a non avere le risorse economiche per ritirare i Piani che il Comune metteva a disposizione”.
La presenza ieri in commissione dei proprietari e le loro parole, la loro versione dei fatti, fa pensare, invece, che così non sia. “La vicenda emersa ieri in commissione riguardo il piano Celle ed il grido d’allarme proveniente da tempo da Confindustria e ribadito ieri da Cna, mi sembrano raccontare tutta un’altra verità. In realtà, il Comune pone innumerevoli ostacoli burocratici ai piani particolareggiati ed inoltre parte del Pd pone pesanti remore politiche su tali strumenti già previsti dalla precedente amministrazione”. Cavilli di cui non sempre appaiono chiare le giustificazioni che spesso bloccano opere di utilità pubblica, nel caso di Santa Giustina per esempio la pista ciclopedonale di servizio per il paese.
Non è tutto qui. “È stato snobbato senza neppure ulteriori approfondimenti il projet del lungomare e non è stato preso in seria considerazione l’ampliamento di Italia in Miniatura che prevedevano interventi complessivi per oltre 300 milioni di euro, mi pare che questa Giunta non abbia certo le carte in regola per parlare di sviluppo e di contrasto alla crisi”.